QUADERNI E VISIONI

Quaderni illustrati e visioni per chi cammina dentro e fuori di sé

Nel tempo, Il Cammino dell’Orsa ha raccolto simboli, parole e immagini nate dall’ascolto e dall’esperienza.
Così sono nati i Quaderni, i libri e le Visioni, le dispense: materiali illustrati e scaricabili, pensati per accompagnare il passo, sostenere il gesto e ispirare il pensiero di chi è in cerca.

Ogni scritto è uno strumento vivo.
Non serve sapere tutto, basta lasciarsi attraversare: dalle domande, dai segni, dai silenzi.
Alcuni sono guide da scrivere, altri visioni da osservare, altri ancora spazi vuoti da abitare.

Inoltre, grazie al formato digitale puoi portarli con te ovunque.
Che sia nel tuo studio, in cammino o sotto un albero.

In ogni pagina, un invito: Rallenta. Raccogli. Ricorda.

Un viaggio tra mito, natura e trasformazione al femminile che parla attraverso i segni del mondo: acqua, simboli, gesti.

Apri queste pagine come apriresti un sentiero: con ascolto, rispetto e meraviglia. Le Nove Sorelle ti aspettano. Il resto verrà da sé.

Un viaggio nei simboli che attraversano i tempi e le culture, custodi di memorie profonde e intuizioni ancestrali, un linguaggio non scritto che parla alla parte più antica di noi. Impara a leggerli e a costruirli.

Lasciati guidare dai segni. Apri queste pagine come si apre un varco: con occhi attenti e cuore aperto.

Un viaggio alle origini delle rune, tra legno, pietra e visione.

Segni antichi che parlano ancora, sussurrando storie di confine, di ascolto e trasformazione.

Tra miti europei e immaginari arcaici, ogni segno diventa orma viva.

Una guida semplice e intuitiva per avvicinarsi al rito come gesto quotidiano, simboli, materiali e gesti che custodiscono il potere della presenza, del confine e dell’intenzione.

Ogni rito ha il suo linguaggio, questo manuale ti aiuta a ritrovarlo, con mani libere e cuore acceso.

Ogni atto di cura ha il suo linguaggio. Metodi e tecniche che custodiscono il potere dell’armonia, della connessione e del tempo.

Un manuale semplice e intuitivo per riconoscere nella cura un gesto, che intreccia scienza, ascolto e tradizione.

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